Napoli

Emergenza rifiuti nel Napoletano, cumuli incendiati

I cumuli di rifiuti dati alle fiamme (ansa)
A Torre del Greco montagne di spazzatura non raccolte. De Luca al Governo: "Basta buffonate"
 
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Cumuli di rifiuti non raccolti, cittadini esasperati e roghi notturni. È lo scenario di piena emergenza che si vive in questi giorni a Torre del Greco (Napoli) dove stanotte ignoti hanno dato fuoco alle montagne di spazzatura non raccolta da giorni presso l' Ecopunto di via del Lavoro, quartiere Sant'Antonio, a ridosso di un complesso di palazzine di edilizia popolare e in un'area dove è stato ricavato anche un parco giochi oramai inutilizzato dai bambini della zona.

A spegnere il rogo causato da mani ignote sono stati i vigili del fuoco, allertati da chi dalle proprie finestre vedeva levarsi alte le fiamme mentre si era rintanato in casa per evitare di respirare i fumi potenzialmente tossici derivanti dal materiale plastico incendiato insieme alle altre frazioni di una differenziata che in città nell'ultimo anno è precipitata ben al di sotto del 30 per cento.

Fino all'estate scorsa la differenza era stata stabilmente sopra il 50 per cento, quando poi il sindaco dimissionario Ciro Borriello fu arrestato a seguito di un'inchiesta legata al mondo dei rifiuti per presunte tangenti intascate dalla vecchia ditta che si occupava della raccolta, la Fratelli Balsamo.

L'emergenza, dovuta in parte al collasso degli Stir campani e accentuata in città dalla profonda crisi che attanaglia il settore e che ha portato l'amministrazione a rescindere il contratto con la società Gema che gestisce l'appalto di nettezza urbana, non sta risparmiando nessuna zona di Torre del Greco, dal centro alla periferia. per il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba: "Le difficoltà nel conferimento all'interno degli Stir, a causa dei numerosi incendi avvenuti di recente all'interno di diversi impianti in Campania, e il piano industriale voluto dalla precedente amministrazione comunale che punta sulle isole ecologiche e sul conferimento 7 giorni su 7 nei cassonetti di vicinato, anziché sulla raccolta porta a porta".

Proprio ieri a Napoli, anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa rispondendo alla posizione espressa da  Salvini aveva detto: "In Campania non abbiamo una emergenza rifiuti, ma una sofferenza per i roghi di rifiuti tossici”.

E oggi i due vicepremier sul caso rifiuti in Campania non fanno alcun passo indietro. Di Maio: "I termovalorizzatori Non sono nel contratto". E Salvin replica : "I patti? La realtà cambia".

Contro il minsitro dell'Interno dopo l'annuncio di voler in Campania un termovalorizzatore in ogni provincia, anche il governatore De Luca: "L'annuncio di una crisi rifiuti? Inaccettabile" diceva ieri e oggi: "Chiederò di farla finita con questa buffonata propagandistica perché veramente ci stanno rompendo le scatole. Stanno creando un clima totalmente sbagliato".

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ripeterà il suo invito lunedì a Caserta quando il premier Conte e diversi ministri firmeranno un protocollo sulla 'Terra dei Fuochi'. "Questi nostri amici sembrano interessati solo a fare campagne elettorali permanenti - ha detto - ci vuole equilibrio, rispetto della realtà e un impegno a lavorare concretamente non a chiacchierare".