Milano

Montecitorio, nome di un ex deputato inciso sul banco. Giuseppe Romele si difende: "Ma non sono stato io"

Foto dal sito Il Giornale di Brescia 
Bresciano, è stato parlamentare dal 2001 al 2018: adesso il deputato che siede al suo posto ha scoperto il graffito del suo nome sul legno. Ma lui si difende: "Fate una perizia calligrafica"
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E' stato un deputato ininterrottamente dal 2001 al 2018 con Forza Italia. Ma adesso, anche se non è più in Parlamento, il suo nome resta inciso per sempre - letteralmente - alla Camera: perchè sul banco di Montecitorio occupato per anni dal deputato bresciano Giuseppe Romele qualcuno - ed è qui il mistero - ha inciso in stampatello il suo cognome. Lui assicura: "Non sono stato io, si faccia una perizia calligrafica". Una presa di distanza comprensibile, visto che quel graffito sullo storico legno equivale ad aver deturpato un bene prezioso.

Ora quel banco è occupato da Elio Vito, deputato che - in questa legislatura - ha preso il posto di Romele, che non si è ricandidato lo scorso marzo e, poco dopo, è passato a Fratelli d'Italia. La notizia del 'graffito' è venuta fuori proprio nel giorno in cui si celebravano i 100 anni dalla prima seduta a Montecitorio e ha provocato qualche polemica per il gesto irrispettoso.

Ma Romele si difende: "Io non ne so nulla, se c'è il mio nome sui banchi sarà stata opera di qualche nostalgico a cui manco in aula". E visto che qualcuno avrebbe parlato di una possibile richiesta di danni, l'ex deputato mette le mani avanti: "Ma cosa possono chiedere a me? Se sostengono che ho firmato il banco si faccia una prova calligrafica. Penso che alla Camera i problemi veri da affrontare debbano essere altri, non uno scarabocchio che per me non ha paternità".
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