Genova

Il sindaco di Genova Bucci: "La demolizione del ponte Morandi inizierà il 15 dicembre"

Nuovo annuncio del commissario alla ricostruzione, mentre il Procuratore Cozzi chiarisce: "Quando ci sarà il piano, lo esamineranno i consulenti del Pm"

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La demolizione di Ponte Morandi comincerà il 15 dicembre. Lo ha annunciato il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione Marco Bucci durante una intervista a SkyTg24. Secondo Bucci entro fine novembre verrà presentato un progetto e i lavori inizieranno dal lato ovest. Il sindaco-commissario ha sempre fissato dicembre cone data di partenza per la ricostruzione anche se resta ancora da fare i conti con il dissequestro delle aree da parte dell'autorità giudiziaria. "Il mio piano prevede che dal 15 dicembre potranno partire i lavori di demolizione. Noi abbiamo un progetto che prevede la partenza delle lettere d'invito, l'elaborazione dei dati e la scelta del progetto entro la fine di novembre. I lavori partiranno non appena il ponte sarà dissequestrato. Appena avremo scelto il progetto lo manderemo immediatamente al procuratore e al gip per includere le loro osservazioni nel progetto e partire. Siamo d'accordo con il procuratore che lavoreremo in questo modo", ha aggiunto Bucci.

E su questo fronte si registra il commento del procuratore Francesco Cozzi. "Non spetta a noi dire quando inizierà la demolizione dei monconi del ponte Morandi _ dice _  appena ci sarà il piano per la demolizione, verrà fatto esaminare ai consulenti tecnici del pubblico ministero e ai periti. Sulla base dell'esame si cercherà di coordinare l'intervento, senza apporre alcun ritardo alla demolizione nel senso che la cosa deve avvenire in modo contestuale, quindi verrà eseguita nei tempi più rapidi possibili e nel modo migliore possibile". 

"E' in corso un'attività nel rispetto delle attribuzioni, un lavoro in sinergia per arrivare in tempi rapidi, ma anche con un lavoro completo, a tutto quello che c'è da fare" ribadisce Cozzi ai cronisti. "Non sappiamo bene quali sono i tempi definitivi di consegna della relazione peritale perché può darsi che a causa del numero di reperti, superiore a quello originariamente previsto slitti, ma non di molto, l'esame e quindi conseguentemente anche la relazione dei periti che il Gip ha nominato. A quel punto si vedranno gli adempimenti successivi a seconda della relazione dei periti sullo stato del ponte", spiega Cozzi commentando il rischio di un possibile allungamento nei tempi di dissequestro del ponte.