Bologna

Sfregiò Gessica Notaro, 15 anni e 5 mesi all'ex: "Sono contenta, pena giusta. E in aula provocava anche"

Gessica in attesa del verdetto con l'amica Chiara a sinistra 
La sentenza della Corte d'Appello di Bologna per Edson Tavares. In primo grado, nei due processi per stalking e aggressione, erano 18 anni
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BOLOGNA - Quindici anni, cinque mesi e venti giorni in appello. Edson Tavares è stato condannato anche in secondo grado per aver sfregiato con l'acido l'ex fidanzata Gessica Notaro. Pena lievemente calata, rispetto ai 18 anni del primo grado (10 anni nel processo per l'aggressione e 8 in quello per stalking), ma che sostanzialmente conferma la gravità dei fatti. Dopo due ore di camera di consiglio, la Corte ha anche ribadito l'espulsione a fine pena dell'imputato. "E' andata bene, sono contenta del risultato. Pena giusta", il commento a caldo della giovane all'uscita dall'aula dopo la lettura della sentenza.

Bologna, Gessica: "15 anni a chi mi sfregiò, pena giusta"

Il 30enne originario di Capo Verde, accusato di aver sfigurato con l'acido la giovane riminese il 10 gennaio 2017, era stato condannato in primo grado a dieci anni, in abbreviato, per l'aggressione che ha bruciato il volto a Gessica e a otto per stalking nei confronti sempre della donna. In Corte d'appello i due processi sono stati riuniti. Lui, in carcere a Piacenza, si è sempre detto innocente.

Ex miss Romagna e addestratrice di leoni marini al delfinario di Rimini prima dell'aggressione, Gessica è ora uno dei simboli della lotta contro la violenza alle donne. "La parola d'ordine è prevenzione", ribadisce alle telecamere che l'attendono fuori dal tribunale. La sua vita, con le cicatrici che le segnano il volto e un occhio ancora chiuso che dovrà essere sottoposto a trapiano di cornea, se l'è riconquistata inseguendo il sogno della musica - con un singolo pubblicato - e dello spettacolo. Recentemente Gessica Notaro è stata protagonista di programmi televisivi, come Ballando con le stelle.

Alla fine di una giornata lunga e di grande tensione, vissuta negli stretti spazi nell'ufficio giudiziario, tra corridoi e l'aula dove si è trovata di nuovo vicina alla persona che l'ha sfigurata, alla fine Gessica si dice soddisfatta per la pena decisa dai giudici."Edson dopo la lettura della sentenza  mi ha cercato con lo sguardo, si è girato. Aveva un atteggiamento provocatorio. Mi è indifferente. Sembra un film, è incredibile finire così. E' una persona con cui ho dormito tre anni. Ma se l'è cercata, ha fatto tutto lui. Per il momento mi consola la sentenza, poi vedremo. Quando esce starò attenta, nonostante l'espulsione".

Alberto Alessi. il suo legale, che in aula aveva chiesto 18 anni, conferma: “Gessica è soddisfatta dal punto di vista umano, io dal punto giuridico perché, sebbene sia stata riconosciuta la continuazione tra i reati di stalking e di aggressione, il giudizio circa la gravità dei fatti è rimasto inalterato”.

Il sostituto procuratore Gianluca Chiapponi,  rappresentante della pubblica accusa, aveva chiesto quindici anni: la conferma della pena di primo grado per il reato più grave, cioè l'aggressione con l'acido, più un 'quantum' per lo stalking, considerandolo in continuazione. In appello infatti i due procedimenti, inizialmente separati, sono stati uniti.

Imputato e vittima erano entrambi presenti in udienza, a porte chiuse su richiesta di Tavares che ha fatto uscire dall'aula anche il maresciallo che ha seguito le indagini presente a titolo privato. Gessica, 29 anni, giacca bianca, camicia nera e pantaloni scozzesi, portava occhiali con lenti fotocromatiche. Ed era inizialmente a volto scoperto, senza la benda sull'occhio sinistro, gravemente lesionato dall'acido. Poi ha rimesso la benda con i brillantini dorati. "Il mio futuro? Sarà luminoso".
Gessica Notaro a Ballando con le stelle 
La giovane, accompagnata dal suo avvocato e dall'amica Chiara, del suo staff di sicurezza e maestra di arti marziali, è apparsa provata dopo aver rivisto l'ex fidanzato in aula. "La corte è stata garantista con l'imputato, come vuole la legge, ma è stata anche sensibile con me, per farmi sentire sicura in aula", il suo commento. Tavares è sempre stato circondato da cinque guardie carcerarie. Dopo una pausa il processo è ripartito con l’accusa, poi le parti civili - l’associazione di Rimini Butterfly contro la violenza alle donne, accanto a Gessica da sempre, e l’Asl della Romagna - e la difesa.

Tavares è difeso dai legali Alessandro Pinzari, Riccardo Luzi e Andrea Tura che hanno chiesto l’assoluzione: “Leggendo gli atti delle indagini e non ascoltando quello che si è sentito nelle televisioni è evidente che ci sono riscontri lacunosi”, afferma Pinzari. Elena Fabbri, avvocata di Butterfly, ha commentato duramente: “Per Gessica è un fine pena mai, ogni giorno che si guarderà allo specchio non vedrà più se stessa, ha subìto un omicidio di identità”.