Roma

Raggi: "Casa delle Donne? Avere privilegi non è femminismo. La Lega? Se vuole il sindaco aspetti tre anni"

(ansa)
La prima cittadina dice: "Noi non siamo alleati, abbiamo fatto un contratto di governo, abbiamo sempre detto che M5S non fa alleanze"
2 minuti di lettura
"Sono talmente impegnata tutti i giorni, talvolta anche la notte, che onestamente al dopo non ho proprio tempo di pensare". Non dice cosa farà dopo la scadenza del suo mandato in Campidoglio la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervistata da Maria Latella su SkyTg24. Quanto al rispetto della norma M5s che prevede un massimo di due mandati, Raggi ha sottolineato: "Ci siamo dati delle regole, credo sia importante rispettarle".

La sindaca ha poi parlato del tentativo di scalata della Lega al Campidoglio: "Aspettasse almeno tre anni, abbiamo da lavorare - ha detto Raggi - Noi non siamo alleati della Lega, abbiamo fatto un contratto di governo, abbiamo sempre detto che M5S non fa alleanze".

"Noi abbiamo lottato per avere gli  stessi diritti, non per avere privilegi, per me il femminismo è questo, non altro. Non si deve pensare che perché siamo donne abbiamo diritto di scavalcare leggi e regole", ha poi detto Raggi in merito al futuro della Casa Internazionale delle Donne, realtà che si trova in un immobile comunale e che proprio con il Comune ha un contenzioso. "L'associazione Casa Internazionale delle Donne continua a non voler pagare neanche una piccola quota peraltro ulteriormente scontata: al posto del 20% devono pagare il 10% del canone di mercato. Parliamo di un prezzo irrisorio. Oggi ammonta a 900 mila euro e dovrebbero pagare molto di più", ha spiegato Raggi. Che poi ha aggiunto: "Loro hanno sottoscritto tanti contratti, l'ultimo nel 2010, e si sono impegnate a pagare quell'importo. Vogliamo trovare una transazione? Un accordo? Facciamolo. Non c'è stato nulla. Pretendono di continuare a non pagare nulla. Perchè?".

"Io non ho vissuto gli anni del femminismo, ma ci sono tante donne che ci hanno portato dove siamo oggi e io sono grata. Però io ricordo che abbiamo lottato per avere parità diritti e doveri, non per avere privilegi", ha detto la sindaca. Poi riferendosi alle attiviste della Casa Internazionale delle Donne ha aggiunto: "Sono riuscite a raccogliere 80 mila firme nei giorni della protesta a sostegno della loro causa. Questo vuol dire che tante persone credono nella Casa delle Donne, e anche io credo che sia un'attività meritoria. Io ho suggerito loro, per iniziare a ripagare questo debito, di chiedere un piccolissimo contributo a ciascun sottoscrittore, 10 euro a testa, lo avrebbero ripagato. Io avrei versato la mia quota da cittadina come lo avrebbero fatto alcuni assessori e consiglieri. Sostanzialmente mi hanno riso in faccia", ha raccontato Raggi.

La prima cittadina ha poi dato le cifre degli investimenti previsti per il prosimo triennio e contenuti nel bilancio di previsione 2019-2021, approvato nella tarda serata di ieri. "Vi do una buona notizia: avremo investimenti per Roma di oltre 1 miliardo e 100 milioni nel prossimo triennio, per strade, trasporti e per curare i nostri parchi", ha detto. Sulla sicurezza Raggi ha poi spiegato: "Noi a Roma stiamo lavorando molto. Il ministro Salvini, dopo i fatti di San Lorenzo, che purtroppo hanno visto l'uccisione di quella povera ragazza, si è impegnato a portare a Roma altri 254 uomini di forze dell'ordine, tra polizia e carabinieri. Io sto aspettando, i romani li stanno aspettando. E devo dire che saranno comunque pochi in un territorio vasto come Roma. C'è bisogno di più intervento delle forze dell'ordine perché Roma è vasta e abbiamo necessità di un intervento massiccio. Io da parte mia sto cercando di assumere più vigili possibile e ho chiesto al Governo di arrivare al tetto di 8.000 uomini".