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Pd, le primarie si svolgeranno il 3 marzo

Una manifestazione del Pd 
La direzione avalla la proposta della commisisone congressuale. Bocciata la petizione della parlamentare Lia Quartapelle per anticipare il voto. Tra i firmatari Gentiloni, Calenda, Madia e Serracchiani. Il nodo tesseramento
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ROMA -    Le primarie del Pd si terranno il 3 marzo. Lo ha deciso la direzione del partito che ha approvato il regolamento congressuale. Il 12 dicembre scadrà il termine per la presentazione della candidature e il 2 febbraio si terrà la convenzione nazionale. Quindi nessuna anticipazione dei gazebo, né altre novità. Nel complesso iter per il congresso del Pd, la commissione ad hoc riunita ieri aveva comunque già tratto il dado nel più rigido rispetto dello Statuto.

Nella Direzione esce sconfitto il fronte di chi voleva accelerare e riteneva una zavorra l'eccesso di burocrazia. Nonostante fosse forte di una petizione con le firme di militanti, di circoli e di leader come Paolo Gentiloni, Carlo Calenda, Marianna Madia, Debora Serracchiani, Pierfrancesco Majorino. A farsene promotrice era stata Lia Quartapelle, la parlamentare che ha vinto nelle elezioni politiche della débacle democratica, il 4 marzo scorso, uno dei soli tre collegi andati al centrosinistra nel Nord Italia. "Abbiamo bisogno di un Pd in pieno funzionamento e sulla strada del rilancio perché ci sono da preparare le elezioni europee e le amministrative", spiegava Quartapelle. Anticipare le primarie a quando? "Nella petizione scriviamo entro gennaio, ma forse non si riesce. Tuttavia il 3 o il 17 febbraio potrebbero essere due date buone", rispondeva

Formalmente nel "parlamentino" di oggi sono state ilustrate le regole messe nero su bianco dalla commissione. E dunque confermate le date indicate: convenzione nazionale il 2 febbraio, primarie il 3 marzo. Termine ultimo per la presentazione delle candidature il 12 dicembre. Chi non è d'accordo, chiederà una modifica prima del voto del "pacchetto" regole.

Altro punto da districare riguardava la chiusura del tesseramento. La commissione aveva indicato la data di oggi, sempre secondo Statuto. Ma soprattutto i candidati meno favoriti, per esempio Francesco Boccia vogliono una proroga. La mediazione: chiudere il tesseramento su carta, lasciare aperto quello online.

Sciolte le questioni procedurali, via libera al confronto politico e alle diverse piattaforme che i candidati - Nicola Zingaretti, Marco Minniti, Maurizio Martina, Francesco Boccia, Dario Corallo, Maria Saladino e Cesare Damiano - presenteranno per prima cosa ai circoli. Prima dei gazebo infatti, il congresso dem si svolge con il voto nei circoli.
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