Economia

Usa, Apple apre un campus scuola per sole donne

La multinazionale ha deciso di aprire un campus scuola gratuito dedicato alle donne decise a migliorare le loro conoscenze tecnologiche. Un modo indiretto per rispondere alle critiche di chi accusa le grandi imprese di avere sui libri paga solo uomini e per lo più in posizioni ben pagate

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ROMA - Apple per attirare più donne verso le professioni tecnologiche ha deciso di aprire una scuola dedicata alle ragazze decise a migliorare le loro conoscenze tecnologiche. Lo farà nella sua sede di Cupertino, in California. Un vero e proprio campo di addestramento o di studio per essere più precisi. L'iniziativa prevede che donne imprenditrici, ma anche programmatori, possano partecipare a sessioni di esercitazione di due settimane, tutte a spese di Apple.

Obiettivo, ampliare le conoscenze delle donne in ambito tecnologico, per farle sedere sempre di più sulle poltrone più ambite, la maggior parte delle quali oggi occupate dai colleghi maschi. I campi di studio si terranno ogni tre mesi e partiranno a gennaio. Per ogni sessione, la società fondata da Steve Jobs, accetterà fino a 20 aziende o startup fondate o guidate da una donna e con almeno un rappresentante del sesso femminile in organico. Sono loro infatti che potranno seguire le sessioni. Apple coprirà le spese di viaggio per un massimo di tre lavoratrici che arriveranno da ciascuna società accettata ai programmi. Certo è una storia americana, ma è la spia di quanto le donne siano spesso lontane dal perimetro della scienza o di quelle materie cosiddette STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, e matemtica) rispetto ai colleghi maschi. Un problema ben conosciuto anche in Italia e che comprende entrambi i sessi.

Così Apple, come altre importanti società tecnologiche statunitensi, sta cercato di ridurre la sua dipendenza dagli uomini in lavori di programmazione ben pagati, proprio quelli dove il sesso femminile è presente in minore percentuale. Una scelta guidata dalla parità di genere, visto che gli uomini occupano circa tre posti di lavoro su quattro in tutti i settori legati alla tecnologia in nell'azienda di Cupertino. Il dato del 2017 è illuminante: solo il 23% delle donne era impiegato in attività di tipo tecnologico, ancora poco, anche se meglio rispetto al 2014 quando le donne che lavoravano per la società arrivavano a malapena al 20%.

Ma Apple non è l'unica. Già da tempo Google offre corsi di formazione per ragazze e donne decise a intraprendere carriere legate al mondo tecnologico, purtroppo senza tanto successo, tant'è che spesso le società della web economy vengono accusate di avere sui loro libri paga, e soprattutto per le posizioni ben pagate, soprattutto uomini o solo uomini, nel peggiore dei casi. Un'accusa cui le società, spesso multinazionali come Apple o Google, tentano di rispondere con dati di fatto: le donne che studiano le materie più legate alle tecnologie sono poche. Una difesa che però non convince i critici del settore convinti ancora una volta che le multinazionali del web ricreino un modello industriale gerarchico, dominato dagli uomini, lo stesso che ha governato l'industria per decenni.