Bologna

Fa il saluto romano a Predappio: procedimento disciplinare per un'avvocata

Francesca Risito, marchigiana, è finita in una foto su un giornale: "Io immortalata forse perché bionda. Difendo la libertà costituzionale di pensiero"
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MACERATA - "Noi uomini e donne di destra quella vera quella pulita quella fatta di coesione e valori ci dissociamo dalle idee di costei e sopratutto ci dissociamo dalla sua esternazione durante una giornata che non appartiene in alcun modo a quell idea rappresentata da quella maglia". Lo scriveva, il 30 ottobre scorso su Facebook. Francesca Risito, avvocata di Porto Recanati (Macerata), a proposito della maglietta "Auschwitzland" indossata dall'ex forzanovista bolognese Selene Ticchi a Predappio, in occasione dell'anniversario della marcia su Roma. Anche Risito era presente all'iniziativa nostalgica ed è stata immortalata, con una bimba in braccio, mentre faceva il saluto romano. Gesto che le è costato un provvedimento disciplinare da parte dell'ordine degli Avvocati regionale.

Non nasconde affatto le sue idee politiche, tanto che fra le immagini pubblicate da lei in rete c'è un biglietto con la scritta "Sei bella come la marcia su Roma", che lei accompagna col commento: "Mai complimento fu più gradito. Dalle pagine del Corriere Adriatico l'avvocata difende "un diritto costituzionalmente protetto: la libertà di pensiero e di manifestare. E' una demolizione dell'immagine professionale non ammissibile". La manifestazione del 28 ottobre scorso "era autorizzata dal Questore di Forlì, si svolge ogni anno e ci sono andata come faccio sempre, in memoria della marcia su Roma e di sua eccellenza Mussolini. La bambina è figlia di amici, sono stata fotografata a mia insaputa, non so perché. Forse perché sono donna, forse perché sono bionda. Le mie idee sono quelle. Non voglio ricostituire il partito fascista, nessuno a Predappio lo vuole, per me si tratta di una filosofia improntata alla disciplina e al rigore", ha detto all'Ansa. "Sono contraria ad ogni violenza, tanto che sono vegana da 7 anni. Lei crede che qualche avvocato fosse stato fotografato sulla tomba di Stalin sarebbe successo questo?", aggiunge Risito.